Certaldo dintorni e itinerari
Rovine del Castello di Pogni
Il
Castello di Pogni rappresentava uno dei più
potenti avamposti della famiglia feudale degli
Alberti, i signori medioevali della Valdelsa.
Nel 1312 il castello venne completamente distrutto
dalle truppe di Arrigo VII, a cui seguì
il completo abbandono della roccaforte; le
fortificazioni furono riattivate per un breve
periodo dalla Signoria di Firenze alla fine
del XIV secolo.
Dell'imponente castello restano soltanto una torre dimezzata in senso verticale e alcuni resti del vecchio palazzo, molti dei quali fanno ormai parte delle case rurali sorte ai piedi dell'antica roccaforte.
Dell'imponente castello restano soltanto una torre dimezzata in senso verticale e alcuni resti del vecchio palazzo, molti dei quali fanno ormai parte delle case rurali sorte ai piedi dell'antica roccaforte.
Pieve di San Lazzaro a Lucardo
Del
X secolo, è forse l'esempio più
tipico di architettura romanica in tutta la
Valdelsa, con pianta di tipo basilicale, a
tre navate. E' stata realizzata quasi per
intero con pietra arenaria; il tetto è
sorretto da capriate in legno nella navata
centrale mentre nelle navate laterali la copertura
è a volte a crociera.
Cupola di San Donnino e Rovine di Semifonte
Situate
tra Certaldo e Barberino Val d'Elsa. L'imperatore
Enrico IV volle che il castello e l'insediamento
si sviluppassero enormemente affinchè
Semifonte diventasse una spina nel fianco
di Firenze.
In breve tempo, il castello divenne una vera e propria città in continuo sviluppo demografico, costituita dal castello fortificato e da un notevole borgo che si sviluppava appena subito fuori la cinta muraria. Agli inizi del 1200 la sua popolazione raggiunse quasi quella di Firenze, tant'è che Firenze stessa propose a Semifonte di limitare il suo sviluppo demografico e di sottomettersi all'autorità fiorentina.
Il tentativo fallì e cosi Firenze dovette dichiarare guerra a Semifonte che fu rasa al suolo con il divieto di ricostruzione su quel colle. Solo nel 1597, venne costruita la Cupola di San Donnino, che riproduce fedelmente il Duomo di Firenze.
La cupola della Cappella di San Michele Arcangelo, nel comune di Petrognano, occupa solitaria la cima del colle e indica il centro in cui sorgeva anticamente quella città di cui non resta più niente.
In breve tempo, il castello divenne una vera e propria città in continuo sviluppo demografico, costituita dal castello fortificato e da un notevole borgo che si sviluppava appena subito fuori la cinta muraria. Agli inizi del 1200 la sua popolazione raggiunse quasi quella di Firenze, tant'è che Firenze stessa propose a Semifonte di limitare il suo sviluppo demografico e di sottomettersi all'autorità fiorentina.
Il tentativo fallì e cosi Firenze dovette dichiarare guerra a Semifonte che fu rasa al suolo con il divieto di ricostruzione su quel colle. Solo nel 1597, venne costruita la Cupola di San Donnino, che riproduce fedelmente il Duomo di Firenze.
La cupola della Cappella di San Michele Arcangelo, nel comune di Petrognano, occupa solitaria la cima del colle e indica il centro in cui sorgeva anticamente quella città di cui non resta più niente.